10/03/2009
Mandami un sms o comprami un giornale
di Antonio Sofi, alle 12:21
La crisi complice e per molti versi ispiratrice, è in corso un bel dibattito sull’evoluzione del giornalismo lungo la direttrice carta—>web. Una discussione non per forza lineare, con anse e svolazzi tra ritorno al giornalismo di qualità , pubblicità che prima c’era e ora non basta più, e miraggi di micropagamenti per risolvere il paradosso del gratuito sul Web che Walter Isaacson nell’ultimo numero di Internazionale dedicato all’argomento semplifica così e vagli a dire di no:
Il risultato è che viviamo in un mondo in cui le compagnie telefoniche fanno pagare ai ragazzi anche 20 centesimi per mandare un sms, ma sembra impossibile far pagare a qualcuno 10 centesimi per leggere un giornale o un articolo.
Dico l’apodittica mia: il futuro del giornalismo (o più verosimilmente di un certo giornalismo di qualità ) sarà nell’efficacia dei sistemi di micropagamento, cioè allorché riusciremo a trasferire soldini – anche pochi, pochissimi, quindi senza intermediari troppo esosi – in modo più facile, intuitivo e sicuro di come è adesso.
(Magari proveremo a parlarne al Festival del Giornalismo che si terrà dal 1 al 5 aprile a Perugia, con un ricchissimo programma. Io sarò lì sicuramente mercoledì e giovedì, con un paio di appuntamenti su questi argomenti, varie ed eventuali – insieme a Mario Tedeschini Lalli, Paul Bradshaw, e altri giornalisti e esperti.)
marzo 10th, 2009 14:27
(secondo me) il giornalismo sopravviverà grazie alle donazioni di privati
Surowiecki: “Il problema per i giornali non è Internet; siamo noi. Vogliamo avere accesso a tutto, subito e gratis.â€
http://www.newyorker.com/talk/financial/2008/12/22/081222ta_talk_surowiecki
marzo 16th, 2009 05:24
[…] dunque che l’ambito di confronto non debba essere relativo a paragoni con altri media e modalitàdi comunicazione bensì al valore aggiunto che i quotidiani e la stampa sono e saranno in grado di […]
luglio 2nd, 2009 10:30
[…] i contenuti a pagamento (abbonamenti annuali che ti permettono di leggere tutti i contenuti) o i micropagamenti stile iTunes (se vuoi leggere un articolo o una ribrica paghi una cifra molto bassa). Chi naviga su […]