27/02/2008
Il tank moment di Dukakis e Thatcher, quello (rischiato) da Obama
di Antonio Sofi, alle 20:02
Metto insieme alcune foto di copricapi politici (e vi evito la famosa bandana di Berlusconi). Nelle campagne americane c’è il terrore dei cappelli, o delle foto con i cappelli: non c’è niente di meno autorevole e presidential di un candidato con un cappello buffo.
Forse tutto è nato con la foto qui sotto. Il tank moment di Michael Dukakis durante le presidenziali del 1988 come nomination democratica. Più che un virile “Commander-in-chief” (comandante in capo delle forze armate), a causa dell’elmetto di varie misure più largo, sembrava più “Paperino-va-alla-guerra” (un’altra foto di quell’oggettivamente esilarante set fotografico).

E dire che era stato avvertito da un’altra foto non proprio esaltante, un altro tank moment di nientepopodimenochè Margaret Thatcher due anni prima. Qui sotto l’impietosa foto con occhialoni della lady di ferro. Che però, e significativamente, anche dopo sempre lady-di-ferro rimase.

Da allora in poi si è capito che se non sei Rambo a star sulla torretta di un carrarmato ci fai la figura dell’impiegato in gita premio. Eppure i copricapi talvolta occorre metterli. Per arrivare ad oggi, la nuova storia di cappelli & politica parte da una foto pubblicata da Drudge Report (sì, il sito che parlò di Monica Lewinski prima dei giornali tradizionali che stavano verificando bla-bla), che raffigura Barack Obama con il turbante (in viaggio in Kenya, vestito con il costume tradizionale somalo). Qui sotto le copertine dei due tabloid di New York, il New York Post e il Daily News
Ne scrive Paolo Ferrandi su Spindoc, perchè il turbante ha turbato; scatenando un gioco di spin in parte divertente, in parte emblematico per capire come difficilmente si può cambiare il destino politico della propria immagine comunicata (ovviamente parlo di Hillary Clinton, la quale – come scrive Paolo – non riesce a fuggire l’ombra da regina cattiva che si porta dietro da anni; Obama ne è uscito invece bene). La verità è talvolta banale banale: si è quello che si è – e in un ecosistema aperto, trasparente e brulicante di vita che trova il suo centro pulsante su Internet questo è sempre più dannatamente vero.
LINK: Voci e rumors elettorali. A chi turba il turbante di Obama.
febbraio 28th, 2008 11:22
Antonio SofiIl tank moment di Dukakis e Thatcher, quello (rischiato) da Obama
febbraio 27th, 2008 22:32
Mio padre da giovane quando vedeva qualche tizio che guidava con il cappello e andava a 2 all’ora diceva:”Ecco uno stronzo con il cappello”. Ora che ha quasi 70 anni guida regolarmente con il cappello e supera raramente i 40 all’ora.
Il cappello è una brutta bestia anche se, come nel mio caso, salva la pelata e il cervello dalle gelate invernali.