20/12/2007
Il multititolismo. Ovvero Queneau sarebbe contento
di Antonio Sofi, alle 19:12
Ci ho fatto davvero caso solo oggi, mentre facevo la puntata di Quinta di Copertina. Oggigiorno l’architettura crossmediale dell’informazione (il modo in cui sono fatti i giornali, insomma) prevede una moltiplicazione quasi infinita dei titoli.
Un titolo per la prima pagina del giornale e un titolo per l’home page del sito.
Uno per l’apertura di eventuale sezione e un altro per l’articolo vero e proprio, sul cartaceo e sull’online – e va ancora bene se non c’è “il giornale in 5 minuti” (o simili) in ultima pagina. Chissà se i redattori/titolisti son contenti.
(magica arte, quella di far titoli eh – amatissima e odiatissima, può rovinare o esaltare qualsiasi cosa, quasi a prescindere dal contenuto)
Per esempio. Un pezzo di colore sul dating online, come quello di Concita De Gregorio oggi su Rep può vantare ben cinque titoli (uno è replicato, ad onor di cronaca).
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1) Richiamo in prima pagina sul cartaceo
Boom dell’amore.it la sposa perfetta è online
2) Home page del sito
Dalla rete all’altare, boom dell’amore.it
3) Apertura della (spesso assai godibile) sezione R2 di Repubblica
Vedi foto sotto
e infine
4) Titolo dell’articolo sull’online (è chissà per quale criterio lo stesso del richiamo in prima sul cartaceo)
Boom dell’amore.it la sposa perfetta è online
5) Titolo dell’articolo sul cartaceo
Dalla rete all’altare
Ora. A prescindere dai gusti personali (per esempio io non amo gli escamotage come “boom” seguito da qualsiasi cosa – ma so che certe volte il tempo è quello che è: scarso come le idee; e peraltro non escludo di non averlo usato anche io in 334 titoli di Qdc), mi vien da pensare al piccolo piccolissimo dubbio del tesista o del ricercatore che dovrà citare un articolo multititolo come questo nel suo lavoro.
Che fa? Li mette tutti in fila? Li remixa? Tira a sorte? Se ne inventa un sesto per l’occasione? :)
dicembre 20th, 2007 19:23
Antonio SofiIl multititolismo. Ovvero Queneau sarebbe contento
dicembre 20th, 2007 20:07
Osservazione brillantissima! E per di più solleva in effetti un tema interessante, anche perché sul Web il titolo svolge una funzione diversa dal titolo sul carta.
Cioè, sui giornali il titolo (a meno che sia uno strillo in copertina) condivide lo spazio con l’articolo. Sul Web spesso no e funge da richiamo affinché la gente ci clicchi sopra. Ed è forse uno dei motivi per cui i giornali online sembrano più “gridati” delle rispettive versioni cartacee.
dicembre 21st, 2007 02:11
se ne inventa un sesto. il “boom” come “tilt”, “caos”, “ora”, “ecco”, “dico” sono termini necessari perché la larghezza delle colonne del titolo stesso è stata ristretta in base al format della pagina. eravamo abituati a lenzuoli e adesso è necessaria una titolazione telegrammatica. il desk fa di necessità virtù. ti ingegni a dare un senso usando termini da sms. sul web è un po’ più semplice, mancando le colonne della grafica tradizionale. più facile fare un titolo secco con due termini, o allargarti. dipende dal titolista. col cartaceo è tosta. ma fra un po’ è chiaro ke sdoganeremo il tvb, nn sisa mai. ciao antò.
d.
dicembre 21st, 2007 11:30
sinceramente fanno cagare un po’ tutti. io modestamente avrei titotato così: amore.it, boom degli incontri on line. certo non sarebbe stato originale però più comprensibile per tanti che non sanno nemmeno cos’è un computer.
ma a parte questo sarebbe da indagare in fenomeno del dating.
dicembre 21st, 2007 11:49
dal (tuo) titolo a scendere, come al solito, si vola alto!
dicembre 21st, 2007 15:33
Azz anche questa giornalista esce dall’IFG di Urbino come quello dell’articolo di Panorama… sono basito :-o
dicembre 21st, 2007 17:44
Suz: vera la differenza funzionale. In questo caso per esempio (ma ho visto anche in altri) non è cambiato molto – forse quello che viene dal cartaceo non viene cambiato molto e adattato al web, al contrario delle notizie dell’online (bisognerebbe fare una piccola analisi)
Daniela: ma tu sei una titolista da premio oscar, anche col messaggino! Però è interessante: se sul web ci si allarga di linee gridate (vedi corriere) con titoli che sono piccoli sommari, sulla carta il format ristretto penalizza molte scelte.
Chissà una gara sulla titolazione, deskista vs blogger :)
(ma è vero che – antonio, roberta – sui blog ti puoi più sbizzarrire) ;)
dicembre 25th, 2007 02:09
Daniela ha sostanzialmente ragione, ma dovrebbe specificare che si tratta della titolazione italiana (della maggior parte della titolazione italiana)
Buon Natale :)
Carlo Felice